Costantin Udroiu

Cittadino onorario di Accettura dal 1977, Constantin Udroiu ha lasciato un segno indelebile nella storia della nostra comunità, immortalando la Festa del Maggio con una serie di affreschi di valore inestimabile che decorano le pareti della Casa Comunale. Oltre a questo, ha realizzato due ulteriori affreschi nella Chiesa Madre, raffiguranti "Gesù Cristo" e "San Giuliano".

Nato a Bucarest nel 1930, giunse in Italia nel 1971. Qualche anno più tardi sposò Luisa Valmarin, docente di filologia romanza all’Università di Roma “La Sapienza”. Udroiu, intellettuale di spicco della Romania, insegnava all'Università di Bucarest quando, nel 1954, fu arrestato dal regime comunista per dissidenza politica e condannato a 22 anni di carcere. Trascorse dieci anni in dura prigionia, fino al suo rilascio nel 1964, a seguito della destalinizzazione e delle aperture del regime dopo il XX Congresso del PCUS.

Arrivato in Italia per la sua prima mostra all'estero, inaugurata a Sassari nel 1971 dal Presidente della Camera Sandro Pertini, Udroiu scelse di rimanere nel nostro Paese, dove esplorò in profondità l’arte bizantina, in particolare nel Sud Italia. La sua carriera internazionale lo portò a esporre in Svizzera, Francia, Spagna, Grecia, Olanda e Portogallo, ottenendo grandi successi. Partecipò a seminari e convegni presso prestigiosi atenei europei, portando con sé non solo la sua arte, ma anche la sua vasta competenza accademica.

 

 

Le opere di Constantin Udroiu sono oggi esposte nei musei più prestigiosi del mondo. Membro del Senato accademico dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna, negli ultimi anni della sua vita si trasferì a Passo Corese, in Sabina, dove fondò la Scuola Nikopeia, un centro di formazione artistica senza scopo di lucro. Fino a pochi giorni prima della sua scomparsa, avvenuta il 27 marzo 2014, Udroiu insegnava gratuitamente le tecniche pittoriche a circa sessanta allievi.


Ricordiamo Constantin Udroiu come un intellettuale di grande umanità, generoso e attento ai valori autentici della vita. Convinto che la cultura e l’arte non fossero riservate a pochi, ha dedicato la sua esistenza a rendere l'arte accessibile a tutti. Il suo amore per Accettura, un paese che considerava familiare, testimonia la profondità del suo legame con la nostra comunità.



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